Un buon modo per iniziare con gli esercizi di respirazione è adottare una posizione neutra del corpo, come quella distesa.

All’inizio, non è consigliabile partire dalla posizione seduta, perché si rischia di concentrarsi più sul mantenimento della postura che sull’esercizio di respirazione in sé. Anzi, una posizione del corpo scorretta può influire negativamente sull’efficacia dell’esercizio.
Le basi della respirazione profonda
Alla base della respirazione profonda c’è la respirazione diaframmatica. Questa presuppone che il diaframma abbia spazio per muoversi liberamente. Per questo motivo, la posizione ideale prevede il corpo allineato, con la schiena dritta e l’apice della testa che spinge gentilmente verso l’alto. In questo modo, il diaframma ha tutto lo spazio necessario per funzionare correttamente. Una postura sbagliata, al contrario, ne limita il movimento, riducendo l’ampiezza della respirazione.
Per questa ragione, soprattutto all’inizio, è consigliabile partire dalla posizione supina, cioè sdraiati sulla schiena. Non dovendo controllare l’equilibrio del corpo, diventa molto più semplice concentrarsi esclusivamente sull’attività respiratoria.

In una prima fase, possiamo anche disporre una mano sull’addome e l’altra sul petto. In una respirazione diaframmatica corretta, sarà l’addome a muoversi (quando il diaframma si abbassa, spinge verso il basso gli organi addominali, causando un’espansione della pancia). Quindi la mano sull’addome si solleverà e abbasserà, mentre quella sul petto resterà il più possibile ferma.
In questo stadio iniziale, la respirazione dovrebbe essere naturale e libera, senza dover seguire ritmi o schemi particolari. L’obiettivo è semplicemente prendere consapevolezza del movimento respiratorio.
In un secondo momento, per ampliare la capacità diaframmatica, si può portare l’attenzione anche al movimento della gabbia toracica. Un esercizio utile consiste nel porre le mani sui lati del torace, all’altezza delle costole fluttuanti, per percepire meglio l’espansione laterale del respiro, che segue naturalmente il movimento addominale.
Ultimo consiglio: in questa fase, dedica al massimo 15 minuti all’esercizio, contando i respiri e ricominciando da 1 ogni volta che ti distrai. Più alto sarà il numero raggiunto, maggiore sarà la tua consapevolezza del respiro.